mercoledì 19 dicembre 2007

L'impresa della cupola e Brunelleschi

Realizzare la cupola della nuova cattedrale di Firenze non si presentava certo come cosa facile.

Per trovare la soluzione tecnica idonea fu bandita una gara: tutti i fiorentini potevano presentare - entro il 12 dicembre 1417 - il loro progetto di armatura, ponteggi o quant'altro per costruire la cupola.

Ognuno disse la sua: chi propose armature in muratura, chi ponteggi in legno e non mancarono nemmeno le idee bizzarre come quella di costruire un gran mucchio di terra a forma di cupola nascondendoci dentro molte monete d'oro; dopo la costruzione la terra sarebbe stata eliminata gratis da quelli che avessero voluto recuperare le monete d'oro!

Fra i tanti novelli progettisti ci fu anche un uomo magro, piccolo e intelligentissimo che si chiamava Brunelleschi Filippo, che sosteneva che non ci fosse bisogno di nessuna armatura per realizzarel 'opera.

Sulle prime, nelle adunanze pubbliche istituite per dibattere il da farsi, fu preso per pazzo e allontanato dalle riunioni.
In una discussione, a chi gli chiedeva come poteva pensare di realizzare la cupola senza alcuna struttura di supporto si narra che rispose:
"Come si fa a far stare un uovo in piedi senza sostegni?"
Prese un uovo, lo ammaccò di sotto e l'uovo stette dritto.

Il geniale architetto riuscì a dimostrare così che non era pazzo. Espose il suo progetto dettagliato con descrizioni e disegni e alla fine riuscì a farsi affidare la costruzione della cupola.
Gli fu però affiancato Lorenzo Ghiberti, scultore eccellente ma costruttore poco pratico.

Nel 1420 presero il via i lavori, ma il Brunelleschi si sentì fin da subito impedito dal Ghiberti che con i suoi dubbi rallentava l'opera.
Per farne decretare l'allontanamento escogitò un trucco.

Si diche che Brunelleschi si fasciò tutta la testa e si mise a letto fingendosi malato. Il Ghiberti, trovandosi da solo, ebbe grosse difficoltà non sapendo come procedere.
I lavori non avanzavano e gli operai si recarono dal finto ammalato pregandolo di dare ordini anche dal letto, ma Brunelleschi, sostenendo di essere troppo malato, ordinò agli operai di rivolgersi al Ghiberti per il proseguimento dei lavori.

Quando gli operai gli confidarono che il Ghiberti senza di lui non sapeva quali ordini dare, Brunelleschi rispose:
"Ma io saprei perfettamente cosa fare senza di lui!"

Gli operai capirono, allontanarono il Ghiberti e il Brunelleschi da solo concluse speditamente la costruzione - senza armatura - della cupola, consegnando l'opera nel 1434, dopo 14 anni di lavoro.

La chiesa con la sua cupola nuova venne inaugurata due anni dopo da Papa Eugenio IV.

Tutte le campane della città suonarono a festa ed i fiorentini esultavano di gioia.
Papa Eugenio IV recò in dono alla nuova chiesa una rosa d'oro e fu così che la nuova chiesa di Firenze, dedicata a Maria, fu chiamata Santa Maria del Fiore.

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