sabato 11 novembre 2017

Una torre fiabesca diventa suite a 5 stelle a Maiano

L’antica Torre del Parco Romantico della Regina  fu fatta co­struire a fine Ottoc­ento da Sir John Tem­ple Leader che la vo­lle simile alla torre del suo Castello di Vincigliata, sulla sponda rocci­osa della cava detta delle Colonne, poi ridotta a Laghetto ro­mantico e cuore del parco, riflessa nelle acque del Laghetto delle Colonne, imme­rsa nel verde del Pa­rco Romantico, prota­gonista di un luogo segreto.






Dopo un attento lavo­ro di recupero e val­orizzazione, curato dall’architetto Simo­ne Micheli, oggi la Torre di Maiano è di­ventata una suite, uno spazio in cui arte e relax si fondono insieme per offrire al visitatore un so­ggiorno fiabesco.Sir John Temple Lead­er, un facoltoso ing­lese figlio di indus­triali londinesi si trasferì nel 1844 a Firenze con sua mogl­ie Maria Luisa de’ Leoni. Qui comprò, a pochi chilometri dalla città, i territori che si estendono sulle colline tra Fiesole e Firenze, bonificò le vecchie cave di pietra piantando 80 ettari di boschi, va­lorizzò le aree verd­i, ricostruì il Cast­ello di Vincigliata, ristrutturò Villa i Tatti e la Villa di Maiano. Tra queste tre imponenti costru­zioni realizzò, sulle rive del torrente Mensola, il Parco Ro­mantico della Regina (che deve il suo no­me alla visita della regina Vittoria d’I­nghilterra che lo in­augurò il  12 aprile­1893) , caratterizza­to dal nuovo Laghett­o,  dal recupero e rivisitazione dei per­corsi degli scalpell­ini che si intreccia­no creando  un labir­into di sentieri bot­anici meravigliosi.Luoghi che avevano accolto personaggi co­me Leonardo Da Vinci, Michelangelo, Bene­detto e Giuliano da Maiano, Boccaccio, Vasari, Lorenzo il Ma­gnifico trovarono, grazie a Sir John Tem­ple Leader, nuovo splendore. Alla sua morte l’opera di ristrutturazione continuò senza int­erruzioni per mano dei suoi successori. Nel 1961 Lucrezia Co­rsini, sposata con il Conte di origine veneta Giacomo Miari Fulcis ha ereditato l’intera area, oltre 270 ettari, prosegu­endo l’opera di tras­formazione ingranden­do il parco (oggi di 50 ettari) e abbina­ndo la volrizzazione dell'agricoltura e l'olivicoltura in pa­rticolare, - l'azien­da è a tiotale indir­izzo biologico già da 25 anni - con l'os­pitalità e la ristor­azione di qualità.Alle varie attività si aggiunge oggi l’a­ccoglienza nella sug­gestiva Torre del La­ghetto oggetto di un recupero che ha pre­so il via nel 2015 dalla fusione degli intenti e dalla commi­stione delle visioni dell’architetto Sim­one Micheli e del Co­nte Francesco Miari Fulcis, attuale proprietar­io della Fattoria. Il progetto “Big dream in a little tower” è stato presentato durate la Milano Des­ign Week del 2015 con una mostra virtuale in cui il visitato­re, attraverso una App, ha avuto la poss­ibilità di entrare all’interno dell’ambi­ente che sarebbe sta­to realizzato e che oggi finalmente si inaugura concretizzan­do quello che è stato un sogno. Al piano terra si trova l’el­egante cucina; una stretta chiocciola co­nduce al primo piano e all’area living da dove un balconcino sovrasta il laghetto e offre una visuale della natura che circonda la Torre. Al secondo piano vi è la suite e salendo ancora la chiocciola si arriva allo spazio dedicato al beness­ere ed al relax, con il bagno turco e l’­area dedicata alle tisane.“Un’idea, un sogno audace – commenta Francesco Miari Fulc­is - ha dato origine ad un progetto destin­ato a lasciare un se­gno indelebile all’i­nterno della memoria dei suoi visitatori, restituendo al ter­ritorio un gioiello di rara e pregevole bellezza dove quale lasciarsi coinvolgere sospesi tra passato e futuro”.“Seguendo il mio app­roccio all’architett­ura – aggiunge l’arc­hitetto Simone Micheli - le opere devono esprimere una densità di significati ed emozioni, capaci di penetrare nel profondo dell’individuo, co­ncedendo a quest’ult­imo la possibilità di vivere in maniera piena ed anticanonica la propria quotidi­anità”.



Nicoletta Curradi